Corporate governance

Corporate governance. Definizione, significato e organi

In questo nostro approfondimento oggi parleremo di Corporate governance. Ne forniremo una definizione andando a scoprirne il significato e ne descriveremo le tipologie e gli organi che ne fanno parte.

Andiamo quindi dritti al sodo e rispondiamo alla prima domanda: che cos’è la corporate governance?

Una definizione

Chiamata anche governo societario, la corporate governance è quell’insieme di strumenti, regole e meccanismi che contribuiscono ad una gestione efficiente dell’impresa. Il compito di questi elementi non è solo quello di garantire una proficua ed efficace gestione. Infatti il corretto funzionamento dell’impresa è in relazione anche alla tutela di tutti i soggetti interessati alla vita della stessa.

All’interno del percorso di crescita di un’azienda la corporate governance assume pertanto un ruolo decisivo. Andando a garantire che lo sviluppo dell’azienda stessa sia in armonia con il benessere aziendale, inteso come collettivo ed individuale. 

I sistemi di governance

Sono principalmente tre i sistemi di corporate governance tra i quali le aziende possono scegliere. Sono proprio i sistemi di governance che determinano tutte le attività vitali per un’azienda. Dalle decisioni interne alle strategie adottate per il raggiungimento degli obiettivi, fino alla misurazione dei risultati ottenuti.

Come dicevamo i sistemi sono sostanzialmente di tre tipologie. 

  1. La tipologia ordinaria. Si tratta della tipologia tipica dell’organizzazione italiana e prevede la presenza di due organi. Un organo di amministrazione (amministratore unico o consiglio) e un organo di controllo (collegio sindacale).
  2. La tipologia dualistica. Questa prevede la divisione dell’amministrazione tra un consiglio di gestione e un consiglio di sorveglianza ed è tipica dell’organizzazione tedesca.
  3. Il modello monistico. In questo tipologia la gestione è affidata ad un organo unitario tramite consiglio di amministrazione e al suo interno viene designato un organo di controllo. È tipico dell’organizzazione anglosassone.

I soggetti  che compongono la corporate governance

Gli organi che costituiscono la corporate governance sono essenzialmente quattro. 

In primis troviamo l’alta dirigenza, che spesso coincide con la proprietà. Questa detiene il capitale ed è il primo organo ad assumersi il rischio dell’attività di impresa

L’organo di controllo, costituito dai soggetti che detengono il potere di formulare strategie a qualsiasi livello. Si tratta di un organo che dispone anche di compiti e poteri utili a rilevare irregolarità e violazioni delle norme. Tali irregolarità possono ad esempio rientrare nelle azioni derivanti dal conflitto di interessi.

Troviamo poi l’organo di gestione. Sono i soggetti che attuano le politiche aziendali e quelle del sistema di gestione del rischio, verificandone la validità e l’adeguatezza. Quest’organo definisce inoltre i flussi informativi, i compiti e le responsabilità interne. Assicurandosi che tutto il personale ne sia adeguatamente informato. 

Il quarto soggetto è l’organo di supervisione strategica. Si tratta del controllo, sia interno che esterno, inteso appunto come supervisione delle scelte inerenti la direzione aziendale.

L’intermediario

A questi organi si aggiunge la figura dell’intermediario. È un soggetto che in base ai principi della corporate governance ha tre compiti principali.

  1. Si occupa di ripartire i compiti tra gli organi aziendali e all’interno degli stessi e dovrà essere garante del bilanciamento dei poteri.
  2. Si assicura che la composizione degli organi aziendali consenta l’assolvimento efficace dei loro compiti.
  3. Ha il compito di prevenire, attraverso l’adozione di idonee cautele, statutarie e organizzative, possibili atti di inadempienza sulle gestione. 

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