Comportamenti antietici

Comportamenti antietici. Trasparenza e lealtà nel business

Quando si affrontano temi come quello della trasparenza, della lealtà e del rispetto di un’etica professionale non sentiremo mai qualcuno dichiararsi contrario. Eppure i comportamenti antietici sono una costante del mondo del business. Per affrontare questi temi un buon manager non può esimersi dal fare cultura. È da questo primo step che parte il riconoscimento dell’etica come entità fondante della realtà aziendale. Spesso il concetto di etica è personale e legato al livello culturale e di crescita professionale dei singoli. Il percorso di consulenza aziendale punta a scardinare la visione del singolo per potenziare una visione comune a tutti i comparti produttivi.

L’eterna lotta tra le decisioni operative e quelle etiche

Si tende a pensare che dietro la maggior parte dei comportamenti antietici ci sia la volontà di ignorare deliberatamente i corretti comportamenti. In pratica si ritiene che se ai vertici di un’azienda viene presa una decisione discutibile dal punto di vista etico la motivazione sia essenzialmente una. La volontà di nuocere e di comportarsi in maniera sbagliata. 

In realtà ciò che accade è molto più complesso di così. Sebbene esistano persone senza scrupoli nel mondo del business, queste sono rappresentate da un numero molto ristretto. Perché allora succede di trovarsi di fronte a situazioni caratterizzate da poca trasparenza e slealtà?

La risposta sta nelle dinamiche operative. Non sempre infatti le decisioni operative si sposano con quelle etiche. In modo il più delle volte inconsapevole vengono prese decisioni impeccabili per il business e la sua profittabilità, ma che possono risultare nocive dal punto di vista dell’etica.  

Coniugare questi due aspetti, l’operatività e l’etica, non è di fatto una cosa semplice.

La costruzione di una organizzazione etica

Ciò che abbiamo appena descritto dimostra che il problema dell’etica è un problema importante che investe più realtà di quanto si creda. Esiste dunque la possibilità di creare un’organizzazione etica, al riparo quindi dai famosi comportamenti antietici?

La risposta naturalmente è sì, ma si tratta di un percorso che presenta non pochi ostacoli. Vediamoli nel dettaglio.

  1. Fissiamo obiettivi ideati male e creiamo incentivi con i presupposti sbagliati. In questo modo gli obiettivi e gli incentivi che dovrebbero portare ad un comportamento desiderato creano l’effetto opposto. Il risultato è un comportamento negativo.
  2. Siamo ciechi di fronte al comportamento antietico degli altri quando farlo è nel nostro interesse.
  3. Non attribuiamo la giusta responsabilità di comportamenti antietici agli altri quando ad attuarli è un soggetto terzo.
  4. Se i comportamenti antietici degli altri si sviluppano in maniera graduale, non siamo in grado di vederli e riconoscerli quindi come tali.
  5. Tendiamo a sopravvalutare i risultati di un comportamento antietico. O più in generale se questi sono positivi c’è la tendenza a sorvolare. 

Come si è visto si tratta di ostacoli che afferiscono principalmente alla sfera psicologica di qualunque essere umano. I rimedi per questi ostacoli alla creazione di organizzazioni etiche esistono. E fanno parte di un percorso di presa di coscienza e crescita da mettere in atto con l’aiuto di professionisti.

Il bene comune nel mondo del business

Qual è il primo passo di un percorso di consulenza che si ponga come obiettivo quello di combattere i comportamenti antietici? La prima grande sfida è quella di allineare leaders e collaboratori. I professionisti coadiuvano i manager nella definizione di una visione comune del business. In un’ottica più ampia non possono non essere prese in considerazione le best practice di cui l’azienda decide di dotarsi. La definizione di modalità di controllo, la governance aziendale, risultano fondamentali per il rispetto di comportamenti etici e di lealtà nel business. 

Nel tentativo di migliorarsi sotto il profilo etico, le aziende investono molto. Segno tangibile questo di quanta necessità ci sia nel mondo degli affari di comportamenti trasparenti e improntati sulla correttezza. Ancora più vero se si considera che gli ostacoli alla costituzione di una azienda etica sono, come abbiamo visto, meccanismi umani.

Una mentorship sui comportamenti antietici può far parte di un intero progetto di business coaching. Questa affianca al percorso di consulenza manageriale percorsi di formazione e sensibilizzazione rivolti a tutto il personale. La decisione di perseguire i valori di lealtà ed etica non è solo del manager, ma deve riguardare tutto il personale dell’azienda. La costruzione di un’identità aziendale forte è fondamentale nella ricerca del miglioramento continuo.

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