Centrale Rischi

Centrale Rischi: tutto quello che c’è da sapere

Non tutti conoscono l’utilità e i vantaggi che la Centrale dei Rischi è in grado di dare. Anzi, alcuni non sanno cosa sia tale sistema e come può essere utile per la propria attività commerciale. Ecco perché oggi approfondiremo l’argomento, cercando di comprendere tutto quello che c’è da sapere su questo strumento.

Cos’è la Centrale Rischi? 

Conosciuta anche con la sigla di CR, si tratta di un sistema informativo che ha un preciso compito. Quello di raccogliere mensilmente tutte le segnalazioni effettuate dagli istituti di credito che riguardano la clientela di questi ultimi. In poche parole, questo strumento permette di conoscere e comprendere lo stato finanziario delle aziende che vogliono richiedere un finanziamento. 

Questo servizio viene gestito da Banca d’Italia, dunque è affidabile e molto preciso. Nella maggior parte dei casi, vengono segnalate alla Banca d’Italia tutte le esposizioni debitorie e le eventuali segnalazioni negative. Ciò può essere un primo campanello d’allarme da non sottovalutare per coloro che devono prestare un credito. 

Il sistema funziona grazie alle segnalazioni mensili che vengono inviate alla Banca d’Italia da banche, società di leasing ed altri istituti finanziari. In base a questi dati è possibile realizzare un resoconto che mostra la posizione debitoria complessiva di ogni azienda. 

Dunque, prima di richiedere un finanziamento, un’impresa viene valutata secondo il report stilato grazie alla posizione in Centrale Rischi aggiornata mensilmente. 

È importante la Centrale Rischi? 

La risposta a questa domanda è assolutamente sì. Grazie alla valutazione della Centrale Rischi, i vari istituti finanziari possono capire se fidarsi di un’azienda e approvare un prestito o un finanziamento. 

Attraverso questa analisi, banche e simili possono comprendere la reale esposizione finanziaria di un’azienda e di conseguenza la sua “salute” economica. L’analisi effettuata grazie alla Centrale dei Rischi viene detta Analisi Andamentale. Quest’ultima analizza ben quattro fattori: 

  • il rimborso corretto di mutui e finanziamenti richiesti in passato;
  • l’intensità con la quale vengono usate le linee di credito;
  • l’eventuale presenza di sconfini negli affidamenti concessi all’impresa;
  • il livello di qualità delle linee “autoliquidanti”.

Qualora dovessero esserci delle anomalie in Centrale Rischi, un istituto finanziario può negare la concessione di un nuovo mutuo o finanziamento a un’impresa. Tuttavia, a volte, gli errori possono essere causati da refusi umani. Ecco perché è una buona idea richiedere di tanto in tanto la visura della Centrale Rischi per la propria azienda. 

Come richiedere la Centrale Rischi e chi può farlo

Richiedere la Centrale Rischi a Banca d’Italia è molto semplice, ma soprattutto gratuito. Fondamentalmente, si devono seguire due passaggi. 

Il primo è compilare la domanda che si trova sul portale Banca d’Italia per richiedere la visura. A questa domanda bisogna allegare anche un documento identificativo del legale rappresentante dell’azienda. 

In seguito, bisogna inviare la domanda via PEC a Banca d’Italia oppure inoltrarla servendosi di una delle tante filiali presenti sul territorio. 

Possono richiedere la visura della Centrale dei Rischi le persone fisiche a nome delle quali sono registrate le informazioni e le persone giuridiche, cioè società e organizzazioni. Per queste ultime la visura può essere richiesta da varie figure. Il legale rappresentante o un soggetto munito di procura, un curatore fallimentare, i soci di srl, i sindaci e i revisori contabili di società, organizzazioni, enti, ecc.

Come si legge la Centrale Rischi? 

Leggere la Centrale Rischi, una volta ottenuta, può essere complicato. Occorre identificare quelle che sono le voci corrette come i rischi autoliquidanti, anticipo fatture, factoring o cessione del quinto dello stipendio. E ancora i rischi a scadenza, mutui oppure leasing e i rischi a revoca, vale a dire l’apertura di una linea di credito. 

Ovviamente, occorre valutare anche gli importi che si leggono nelle voci Accordato Operativo e Utilizzato. Dal momento che, come detto, può essere complicato leggere ed interpretare questo documento, è consigliabile avvalersi di un esperto. Un consulente che abbia competenze in ambito finanziario e nella gestione d’impresa. Così facendo, si potrà comprendere la propria posizione nella Centrale Rischi.  Capire, dunque, se si possono ricevere finanziamenti, prestiti o altro per la crescita del proprio business. 

Non perderti le ultime novità